sabato 21 novembre 2015

FRANCIA – PARIGI - Attentati di venerdì 13/11/2015 Profezia di Anguera avverata n. 2.911 di sabato 3/11/2007: “Colmatevi di amore e speranza. Niente e nessuno è perduto. Non giudicate. Solo Dio è Giudice Supremo. Vi chiedo di continuare a pregare. Solo per mezzo della preghiera potete comprendere i disegni di Dio per voi. Un FATTO SPAVENTOSO accadrà a Parigi e si ripeterà a Cuba. Soffro per ciò che vi attende. Non tiratevi indietro” Messaggio profetico 2.767 del 2/12/2006 avverato il 3/11/2007 “IN MEZZO A UNA CANZONE, PIANTO E LAMENTI. PREGATE. La forza della preghiera sarà il vostro sostegno.”





2.911 - 03/11/2007
Cari figli, sappiate che il Signore vi ama e vi attende a braccia aperte. Non vivete lontani. Siete importanti per la realizzazione dei miei piani. Aprite i vostri cuori e siate in tutto come Gesù. Testimoniate con la vostra stessa vita che siete del Signore. Colmatevi di amore e speranza. Niente e nessuno è perduto. Non giudicate. Solo Dio è Giudice Supremo. Vi chiedo di continuare a pregare. Solo per mezzo della preghiera potete comprendere i disegni di Dio per voi. Un FATTO SPAVENTOSO accadrà a Parigi e si ripeterà a Cuba. Soffro per ciò che vi attende. Non tiratevi indietro. Questo è il messaggio che oggi vi trasmetto nel nome della Santissima Trinità. Grazie per avermi permesso di riunirvi qui ancora una volta. Vi benedico nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. Rimanete nella pace.




2.767 - 02/12/2006
Cari figli, coraggio. Nulla è perduto. Confidate nel Signore, perché solo Lui è il vostro Tutto. Inginocchiatevi in preghiera e sperate nel Signore con gioia. Io sono vostra Madre e conosco le vostre necessità. Non perdetevi d’animo. Io intercederò presso il mio Gesù per voi. Avanti senza paura. Il Signore verrà in soccorso dei Suoi. Aprite i vostri cuori e sarete vittoriosi. IN MEZZO A UNA CANZONE, PIANTO E LAMENTI. PREGATE. La forza della preghiera sarà il vostro sostegno. Questo è il messaggio che oggi vi trasmetto nel nome della Santissima Trinità. Grazie per avermi permesso di riunirvi qui ancora una volta. Vi benedico nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. Rimanete nella pace.

2.767- Mensagem de Nossa Senhora Rainha da Paz 02/12/2006- Angüera/BA Sábado. Queridos filhos, coragem. Nada está perdido. Confiai no Senhor, pois somente Ele é o vosso Tudo. Dobrai vossos joelhos em oração e esperai no Senhor com alegria. Eu sou a vossa Mãe e conheço vossas necessidades. Não desanimeis. Eu pedirei ao Meu Jesus por vós. Avante sem medo. O Senhor virá em socorro dos Seus. Abri vossos corações e sereis vitoriosos. Em meio a uma canção, choro e lamentações. Rezai. A força da oração será o vosso sustentáculo. Esta é a mensagem que hoje vos transmito em nome da Santíssima Trindade. Obrigada por Me terdes permitido reunir-vos aqui por mais uma vez. Eu vos abençôo em nome do Pai, do Filho e do Espírito Santo. Amém. Ficai em paz. 2.768- Mensagem de Nossa
La sera del 13 novembre 2015, durante un concerto degli Eagles of Death Metal, il Bataclan è stato teatro di un attacco terroristico sferrato da un gruppo armato ricollegabile all'autoproclamato Stato Islamico, comunemente noto come Isis, che ha portato a 89 vittime.[5][6]

Bataclan

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Coordinate: https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/5/55/WMA_button2b.png/17px-WMA_button2b.png48°51′47″N 2°22′15″E / 48.863056°N 2.370833°E48.863056; 2.370833 (Mappa)
Bataclan
Bataclan, Paris 6 April 2008.jpg
Esterno del Bataclan nel 2008
Ubicazione
Stato
Località
Indirizzo
50, Bd Voltaire 75011 Parigi
Dati tecnici
Tipo
Sala da concerto
Capienza
1500 posti
Realizzazione
Costruzione
1865
Architetto
Il Bataclan (in origine Ba-Ta-Clan), è una "sala da spettacolo" di Parigi, sita nell'XI arrondissement. Costruito nel 1864 su progetto dell'architetto Charles Duval, trae il suo nome dall'operetta in un atto di ambientazione cinese Ba-ta-clan di Jacques Offenbach, rappresentata nel 1855.[1]
L'11 marzo 1991 l'edificio che lo ospita è stato dichiarato monumento storico ai sensi della legge francese[2].

Il Bataclan con la facciata originale attorno al 1900

Storia

Il Bataclan in origine era una grande sala da café-concert dallo stile orientaleggiante ispirato all'architettura cinese, la facciata era dotata di una articolata pagoda ricca di statue di divinità, dragoni cinesi e aste portabandiera. Il caffè e il teatro erano situati al piano terra, mentre al piano superiore c'era un'ampia sala da ballo. Vi andavano in scena concerti e spettacoli di vaudeville di Scribe, Bayard, Mélesville e Dumersan.

L'Inaugurazione del Bataclan nel 1865
La struttura venne inaugurata il 3 febbraio 1865.[3] Nel 1892 fu acquistato dal cantante Paulus. Nel corso degli anni successivi la sala alternò periodi felici ad altri meno a causa dei frequenti cambiamenti di proprietà, ma visse un nuovo momento di gloria dopo il 1910, grazie a un restauro e un programma incentrato esclusivamente sulla rivista, specialmente gli spettacoli messi in scena da José de Bérys. Fu al Bataclan che Maurice Chevalier ottenne i suoi primi successi. Spinta dal successo ottenuto, la troupe del Bataclan decise di organizzare un tour all'estero recandosi in Sud America, ma l'iniziativa si rivelò economicamente disastrosa.
Nel 1926 l'auditorium del Bataclan venne venduto e trasformato in un cinema[4], che però nel 1933 andò a fuoco con danni soprattutto al tetto a pagoda. L'edificio originale venne poi parzialmente demolito nel 1950 per adeguarlo alle nuove norme di sicurezza allora in vigore. Nel 1969 il cinema chiuse e l'auditorium diventò nuovamente una sala da spettacolo.
Al giorno d'oggi il Bataclan è noto per il suo programma assai vario che comprende concerti rock e pop, spettacoli comici, serate disco e di café-théâtre. La facciata è stata ridipinta nel 2006 con i colori originali, anche se il tetto originale non esiste più da molto tempo.
La sera del 13 novembre 2015, durante un concerto degli Eagles of Death Metal, il Bataclan è stato teatro di un attacco terroristico sferrato da un gruppo armato ricollegabile all'autoproclamato Stato Islamico, comunemente noto come Isis, che ha portato a 89 vittime.[5][6]

Note

  1. ^ François Caradec, Alain Weill, Le café-concert (1848-1914), Fayard, coll. LITT.GENE., 18 ottobre 2007, 415 p. ISBN 978-2-213-63124-0
  2. ^ (FR) Ministero della cultura francese, base Mérimée, Notice no. PA00086554, culture.gouv.fr. URL consultato il 14 novembre 2015.
  3. ^ André Sallée, Philippe Chauveau, Music-Hall et café-concert, Bordas, Paris, 1985.
  4. ^ André Sallée, Philippe Chauveau, Music-Hall et café-concert, Bordas, Paris, 1985.
  5. ^ Paolo Levi, Mattanza al teatro, li uccidevano 'uno ad uno', in ANSA, 14 novembre 2015. URL consultato il 14 novembre 2015.
  6. ^ L’ISIS ha rivendicato gli attentati a Parigi, in Il Post, 14 novembre 2015. URL consultato il 14 novembre 2015.


Attentati di venerdì, 13 novembre 2015 a Parigi
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Attentati del
13 novembre 2015 a Parigi
Paris Shootings - The day after (22593744177).jpg
Forze di polizia sul luogo dell'attentato al Bataclan
Stato
Luogo
Data
13 e 14 novembre 2015
21:16 del 13 novembre (UTC+1)– 00:58 del 14 novembre(UTC+1)
Tipo
·         Attentato
·         Attacco suicida
·         Strage
·         Presa d'ostaggi
Morti
136 (inclusi 7 attentatori)[1][2]
Feriti
352 (99 gravi)[2]
Sospetti
Motivazione
Rivendicazione
Gli attentati del 13 novembre 2015 a Parigi sono stati una serie di attacchi terroristici sferrati da gruppi armati ricollegabili all'autoproclamato Stato Islamico, comunemente noto como Isis, che ha in seguito rivendicato i fatti: gli attacchi armati si sono concentrati nel I, X e XI arrondissement di Parigi e allo Stade de France, aSaint-Denis, nella regione dell'Île-de-France.
Gli attentati sono stati compiuti da almeno otto persone fra uomini e donne, responsabili di tre esplosioni nei pressi dello stadio e di sei sparatorie in diversi luoghi pubblici della capitale francese, fra le quali la più sanguinosa è avvenuta presso il teatro Bataclan, dove sono rimaste uccise ottantanove persone. Si è trattato della più cruenta aggressione in territorio francese dalla seconda guerra mondiale[3] e del secondo più grave atto terroristico nei confini dell'Unione europea dopo gli attentati dell'11 marzo 2004 a Madrid.
Mentre gli attacchi erano ancora in corso, in un discorso televisivo il presidente francese François Hollande ha dichiarato lo stato di emergenza in tutta la Francia e annunciato la temporanea chiusura delle frontiere.[4][5]

Il contesto storico

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Lo stesso argomento in dettaglio: Attentato alla sede di Charlie Hebdo.
Dall'inizio del 2015 la Francia è vittima di numerosi attentati terroristici di matrice islamica, compiuti da affiliati o sostenitori di Al-Qaida e dello Stato Islamico. A gennaio erano stati attaccati la redazione del giornale satirico Charlie Hebdo, a Parigi, e un supermercato kosher, a Porte de Vincennes. Negli assalti, compiuti dai fratelli Kouachi e da Amedy Coulibaly, erano rimaste uccise diciassette persone.[6][4]
In seguito si verificarono altri attacchi di minore gravità: in febbraio tre militari furono accoltellati a Nizza da Moussa Coulibaly, cittadino francese di origine africana; ad aprile una donna, Aurélie Châtelain, fu assassinata dallo studente algerino Sid Ahmed Ghlam, il quale aveva inoltre pianificato un attacco alla chiesa di Villejuif, a Parigi; a giugno il trentacinquenne Yassin Salhi, di origini marocchine, uccise e decapitò il proprio datore di lavoro, per poi fotografarsi insieme alla testa mozzata della vittima e inviare la fotografia in Siria tramite WhatsApp. Infine, il 21 agosto un attacco su un treno ad alta velocità proveniente daAmsterdam e diretto a Parigi fu sventato da tre marines statunitensi in vacanza e un cittadino britannico che riuscirono a bloccare il terrorista, il ventiseienne Ayoub al-Qahzzani, poco prima che aprisse il fuoco con il suo kalashnikov. Nel tentativo di immobilizzarlo, tre persone rimasero ferite.[7]

Gli attacchi


I luoghi dell'attacco terroristico:
1. Saint-Denis (Stade de France)
[C 1]
2. Incrocio tra Rue Bichat (Le Petit Cambodge) e Rue Alibert (Le Carillon)
[C 2]
3. Rue de la Fontaine au Roi (Casa Nostra)
[C 3]
4. Boulevard Voltaire (Teatro Bataclan)
[C 4]
5. Rue de Charonne (La Belle Equipe)
[C 5]
A partire dalle 21:20 circa una serie di attacchi terroristici coordinati ha coinvolto la zona intorno allo Stade de France che ospitava la partita amichevole di calcio tra Francia e Germania, Boulevard de Charonne, Boulevard Voltaire, Rue Alibert, Rue de la Fontaine au Roi e il teatro Bataclan. Gli otto terroristi hanno utilizzato fucili mitragliatori, granate ed esplosivi; tre di loro si sono suicidati con cinture esplosive dopo aver finito le munizioni, gli altri sono rimasti uccisi dalla polizia.[6]
Le prime sparatorie sono state segnalate tra rue Bichat e rue Alibert intorno alle 21:20 vicino a Canal Saint-Martin.[6] Gli stessi terroristi hanno attaccato successivamente un ristorante uccidendo undici persone, per poi fuggire in automobile. Poco dopo una nuova sparatoria si è verificata nel giardino esterno di una pizzeria italiana su rue de la Fontaine au Roi, a sud di rue Bichat.
Negli stessi minuti tre esplosioni, di cui due ad opera di kamikaze, sono avvenute all'esterno dello Stade de France venti minuti dopo l'inizio dell'amichevole di calcio Francia-Germania a cui stava assistendo anche il presidente Hollande. La partita si è conclusa regolarmente, mentre il presidente incontrava il ministro dell'InternoBernard Cazeneuve in una riunione d'emergenza.
Alle 21:50 circa una nuova sparatoria è scoppiata all'esterno di un ristorante sulla rue de Charonne ad opera di due terroristi che sono fuggiti poi in automobile.
Poco dopo, prima delle 22:00, quattro terroristi hanno aperto il fuoco e lanciato granate all'interno del Bataclan, teatro dove si stava tenendo un concerto del gruppo musicale statunitense Eagles of Death Metal a cui assistevano circa 1 500 persone. Dopo aver assassinato diversi spettatori i terroristi hanno radunato un gruppo di ostaggi mentre nel frattempo accorrevano le forze speciali, poi entrate in azione dopo la mezzanotte. Tre terroristi si sono fatti esplodere mentre il quarto è stato abbattuto prima che potesse azionare la cintura esplosiva. Mentre avveniva il blitz, un quinto terrorista si è fatto esplodere all'esterno, nella vicina Boulevard Voltaire.[8]

Cronologia degli eventi[9]

·         21:16: 1ª esplosione nei pressi dell'ingresso D dello Stade de France, in zona Saint-Denis;
·         21:25: 1ª sparatoria nei pressi del ristorante Le Petit Cambodge, su Rue Bichat, e del ristorante Le Carillon, su Rue Alibert (13 morti);
·         21:30: 2ª esplosione nei pressi dell'ingresso H dello Stade de France, in zona Saint-Denis;
·         21:32: 3ª esplosione nei pressi del ristorante Casa Nostra, in Rue de la Fontaine au Roi (5 morti);
·         21:43: 4ª esplosione, 1 terrorista si fa esplodere nei pressi del teatro Bataclan, su Boulevard Voltaire;
·         21:48: 2ª sparatoria, 1 terrorista spara verso l'esterno del locale La Belle Équipe, all'incrocio tra rue Faidherbe e rue de Charonne (19 morti);
·         21:49: irruzione con presa d'ostaggi di 4 terroristi nel teatro Bataclan, su Boulevard Voltaire (80 morti);
·         21:53: 5ª esplosione a circa 400 metri dello Stade de France, in zona Saint-Denis;
·         00:20: blitz delle forze speciali di polizia al teatro Bataclan, su Boulevard Voltaire.
Negli attacchi sono rimaste uccise 129 persone e ferite 433,[33] di cui 80 portati all'ospedale in gravi condizioni.[34] 89 persone sono morte al teatro Bataclan, 15 al Le Carillon e alla Le Petit Cambodge, 5 al Café Bonne Bière e a La Casa Nostra, 1 allo Stade de France e 19 a La Belle Équipe.[35] Le vittime erano di 26 diverse nazionalità.
Il critico musicale del periodico Les Inrockuptibles, Guillaume B. Decherf, [36] un dirigente della Mercury Records France[37] e un manager degli Eagles of Death Metal sono fra le vittime dei terroristi islamici.[38][39]

Sviluppi giudiziari


Fiori lasciati davanti all'ingresso del ristorante Le Petit Cambodge

Raduno spontaneo di cittadini davanti al ristorante Le Carillon

Messa da Requiem alla Cattedrale di Notre-Dame, alla presenza delle autorità statali e con la folla al di fuori, il 15 novembre 2015.
Le indagini sono coordinate dal procuratore della Repubblica di Parigi François Molins[40] e mirano all'identificazione dei terroristi, alla ricostruzione dei loro percorsi e all'individuazione degli eventuali complici[40].
Il procuratore ha tenuto una conferenza stampa senza domande nella serata del 14 novembre[40], in cui ha precisato i primi elementi raccolti, ha fornito una prima ricostruzione ufficiale dell'accaduto e ha aggiornato il numero provvisorio delle vittime[41]. Al momento di questa ricostruzione, erano stati individuati sette terroristi morti; fra questi, uno degli assaltatori del Bataclan era stato identificato formalmente come un cittadino francese di circa 30 anni nato a Courcouronnes (dipartimento dell'Essonne, nella banlieue della capitale francese) e schedato per la sua "radicalizzazione"[41]. La vettura usata durante gli attacchi a Bataclan, era stata noleggiata aBruxelles da un cittadino francese residente in Belgio.[42]

Reazioni militari o di ordine pubblico successive ai fatti

I fatti di Parigi del 13 novembre hanno innescato una serie di azioni repressive militari o di polizia atte a colpire individui direttamente coinvolti o in qualche modo riconducibili all'organizzazione degli attentati parigini.
·         All'alba del 18 novembre le forze dell'ordine francesi hanno assaltato, nella banlieue parigina di Saint-Denis, alcuni appartamenti occupati da terroristi che sarebbero stati in procinto di organizzare nuovi attacchi nella città di Parigi: cinque individui sono stati arrestati e due sono morti.[43] Tra i morti anche Abdelhamid Abaaoud, il presunto organizzatore dei fatti di Parigi.
·         Durante la mattinata del 19 novembre le forze speciali belghe hanno condotto alcuni raid nella cittadina di Molenbeek-Saint-Jean, in Belgio.[44]
·         Nel pomeriggio dello stesso giorno un nuovo blitz della polizia ha interessato un quartiere della cittadina di Charleville-Mézières, nelle Ardenne, non distante dal confine con il Belgio.[45]

Note

Coordinate

1.    ^ Coordinate: https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/5/55/WMA_button2b.png/17px-WMA_button2b.png48.924°N 2.362°E
2.    ^ Coordinate: https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/5/55/WMA_button2b.png/17px-WMA_button2b.png48.8719°N 2.3679°E
3.    ^ Coordinate: https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/5/55/WMA_button2b.png/17px-WMA_button2b.png48.8687°N 2.3682°E
4.    ^ Coordinate: https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/5/55/WMA_button2b.png/17px-WMA_button2b.png48.863°N 2.3707°E
5.    ^ Coordinate: https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/5/55/WMA_button2b.png/17px-WMA_button2b.png48.8539°N 2.3819°E

Note bibliografiche

2.    ^ a b Redazione Online, Attentati Parigi: 129 morti e 352 feriti, Isis rivendica. «Più di cinque arresti» in Belgio. Hollande: «Atto di guerra», Corriere della Sera. URL consultato il 14 novembre 2015.
4.    ^ a b Isis attacca Parigi. Sette sparatorie e bombe allo stadio: 126 morti, in Corriere della Sera, 13 novembre 2015. URL consultato il 14 novembre 2015.
5.    ^ Cosa prevede lo stato d’emergenza dichiarato in Francia, su Internazionale. URL consultato il 17 novembre 2015.
6.    ^ a b c Parigi, attentati in vari punti della città: oltre 120 morti. Stato d'emergenza, in la Repubblica, 14 novembre 2015. URL consultato il 14 novembre 2015.
7.    ^ (IT) Attacco a Parigi, i precedenti in Europa, in Lettera43, 14 novembre 2015. URL consultato il 14 novembre 2015.
8.    ^ (FR) Attentats à Paris : le point sur ce qu'il s'est passé et ce que l'on sait, in Le Figaro, 13 novembre 2015. URL consultato il 14 novembre 2015.
9.    ^ Parigi, la cronologia degli attentati, in Il Post, 15 novembre 2015. URL consultato il 18 novembre 2015.
11. ^ a b c Mike James, Names, nationalities of the dead emerge from Paris terror, in USA Today, 14 novembre 2015.
«José Cesário confirma a morte de dois portugueses e quatro feridos tratados nos hospitais parisienses que já tiveram alta.».
13. ^ KUNA : Algeria confirms two nat'ls among Paris attack victims, su kuna.net.kw, 14 novembre 2015. URL consultato il 14 novembre 2015.
14. ^ ProTV, Lacramioara si Ciprian, romanii morti la Paris, omagiati in biserica in care si-au botezat copilul: "Suntem terminati", su stirileprotv.ro, 15 novembre 2015. URL consultato il 17 novembre 2015.
15. ^ TVR, MAE: Doi români, un bărbat şi o femeie, au murit în atentatele de la Paris. Alţi doi români au fost răniţi, su tvr.ro, 14 novembre 2015. URL consultato il 17 novembre 2015.
16. ^ Two Egyptians Killed, One Severely Injured in Paris Attacks, Egyptian Streets. URL consultato il 17 novembre 2015.
17. ^ a b c Paris attacks: Who were the victims?, BBC. URL consultato il 16 novembre 2015.
21. ^ Parigi, tra i feriti due italiani di Senigallia, Espresso.repubblica.it. URL consultato il 16 novembre 2015.
22. ^ (ES) Rajoy solo confirma la muerte de un español, Juan Alberto González Garrido, in ABC, 15 novembre 2015. URL consultato il 15 novembre 2015.
23. ^ a b Paris attacks updates, BBC News, 13–14 novembre 2015.
24. ^ Paris'teki saldırılarda Elif Doğan da hayatını kaybetti, su www.haberturk.com, 14 novembre 2015.
25. ^ N1 Beograd, U Parizu povređeno 14 srpskih državljana, su rs.n1info.com.
28. ^ APA/AFP/dpa/Reuters, Anschläge in Paris: Österreichisches Opfer außer Lebensgefahr, su diepresse.com.
29. ^ Canadian confirmed injured in Paris attacks, in CBC News, The Canadian Press, 16 novembre 2015. URL consultato il 16 novembre 2015.
32. ^ Irishman undergoes surgery after Bataclan attack, Raidió Teilifís Éireann, 15 novembre 2015. URL consultato il 15 novembre 2015.
33. ^ Point de situation de l’AP-HP au 16 novembre et mesures prises pour soutenir les personnels, Assistance Publique – Hôpitaux de Paris, 16 novembre 2015. URL consultato il 17 novembre 2015.
34. ^ Search goes on for missing, BBC News, 16 novembre 2015. URL consultato il 17 novembre 2015.
35. ^ Paris attacks latest, in The Telegraph. URL consultato il 15 novembre 2015.
36. ^ (FR) Guillaume B. Decherf a été tué hier au Bataclan [Guillaume B. Decherf was killed yesterday at the Bataclan], su Les Inrockuptibles, Les Inrockuptibles, 14 novembre 2015. URL consultato il 14 novembre 2015.
38. ^ British man killed in Paris terror attack named as Nick Alexander, ITV News, 14 novembre 2015. URL consultato il 14 novembre 2015.
39. ^ Paris attacks: Briton confirmed among dead, su bbc.co.uk/news, BBC News, 14 novembre 2015. URL consultato il 14 novembre 2015.
40. ^ a b c La Nouvelle République, Attentats à Paris : un long travail d'enquête
42. ^ (FR) Attentats de Paris: les raisons de croire qu'il y a encore des terroristes en fuite, su lexpress.fr, 14 novembre 2015. URL consultato il 15 novembre 2015.
45. ^ Un nuovo maxi blitz in corso a Charleville, in ANSA (Roma), http://www.ansa.it, 18 novembre 2015.

Voci correlate

·         Bataclan


Tutti i messaggi profetici di Anguera sulla nazione Francia